Ravioli di faraona e burrata di Enoteca Pinchiorri - La Fucina Culinaria
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Ravioli di faraona e burrata di Enoteca Pinchiorri

Dopo questa ricetta sono giunta alla conclusione che le ricette dell’Enoteca Pinchiorri non fanno per me o meglio le mie capacità non sono all’altezza di tale nome della Cucina Italiana.
Eppure ne rimango sempre affascinata,ci metto tutto l’impegno possibile,ma il risultato finale non mi soddisfa mai totalmente.
La ricetta è apparentemente semplice ed essenziale,si deve partire da materie prime eccellenti e così ho fatto: faraona presa da Zivieri a Monzuno,la burrata era freschissima e comprata nel posto giusto,ma non è stato sufficiente.L’aver poi sostituito il fondo dell’arrosto con un banale trito di odori,credo abbia dato il colpo di grazia alla ricetta!!

Sinceramente,non sono venuti male,anzi, credo che come ravioli avessero una loro dignità,però, mi aspettavo altro:un sapore più pieno,rotondo,un raviolo morbido che ti si scioglie in bocca insieme al ripieno,invece i sapori erano come slegati tra loro,la burrata poi si percepiva solo in minima parte .

Insomma credo che i miei ravioli fossero distanti anni luce da quelli serviti da Pinchiorri,però stando fortunatamente dall’altro lato dell’appennino,li abbiamo mangiati e graditi senza tutte le elucubrazioni mentali che mi sto facendo in questo momento!!!
Prima o poi a Firenze ci vado!!!

Se qualcuno con più feeling di me con le ricette di Pinchiorri volesse cimentarsi:

Ravioli di faraona e burrata (ricetta presa da CUCINA&VINI di Aprile 2008 )

Ingredienti per 4 persone:
Una faraona da circa un chilogrammo e mezzo
g30 di cipolla
ml 200 di brodo di pollo
g 20 di salsa di arrosto
g 200 di burrata
Olio extravergine di oliva toscano
Sale, pepe

Per la pasta
500g di farina
6 tuorli di uovo
Olio extravergine di oliva toscano

Per la salsa al parmigiano
g 50 di parmigiano
g 30 di panna liquida

Per la guarnizione
Un mazzetto di timo fresco
Olio extravergine di oliva toscano

Procedimento:
Dissossare la faraona e tagliarla a piccoli pezzi.
Rosolare in un tegame con olio e la cipolla tritata,bagnare con brodo di pollo,coprire e cuocere per un’ora a fuoco basso.
NOTA: non avendo la salsa di arrosto,alla cipolla tritata ho aggiunto anche un po’ di sedano e carota.
Trascorso tale tempo,tritare la carne al mixer insieme al fondo di cottura e salare.
Tritare la burrata,quindi farla asciugare scolandola al colino sotto un peso.

Tirare la sfoglia sottile,disporvi sopra dei mucchietti di ripieno di faraona e tra questi porre una piccola noce di burrata.
Con un coccapasta formare i ravioli,facendo uscire l’aria durante la chiusura.

Per la salsa
Fare bollire la panna,riducendola ad un terzo,aggiungere il parmigiano ed amalgamare il tutto.Passare al colino e tenere al caldo su di un bagnomaria.

Lessare la pasta,mettere alcuni ravioli nel piatto e guarnire con la salsa di parmigiano,olio di oliva e foglioline.

8 Comments
  • Io ti stimo solo per il tentativo!!!
    Sono anni che cerco di replicare i tortelli di zucca di mia nonna (e dico MIA NONNA, non Annie Feolde!!!) e non c’è speranza!
    E poi, è vero, sti cavolo di fondi vengono usati tantissimo nell’alta ristorazione…altro che dado Knorr!!

    14 Gennaio 2009 at 13:06
  • Nella mia personale classifica mia nonna sta sopra la Feolde.
    Tutto quello che fa è fuori scala come giudizio.
    I suoi tortellini sono insuperabili.
    Ovviamente io cerco di replicare seguendo i suoi consigli,ma sono ancora distante anni luce.
    credo sia così anche per te?

    14 Gennaio 2009 at 13:40
  • bello questo giovane blog, c’è passione e curiosità 🙂

    15 Gennaio 2009 at 6:28
  • Ti credo sulla parola…ma mi fanno comunque venire l’acquolina in bocca!!
    Se ti fa piacere passare da me ci sono dei premi per te! 🙂

    15 Gennaio 2009 at 9:37
  • Artemisia Comina: grazie
    Kakawa: grazie,sono già assata da te!
    I ravioli buoni erano buoni,io,però mi aspettavo qualcosa con un quid in più!!

    15 Gennaio 2009 at 14:42
  • ma che bella ricetta, la si usa poco in genere la faraona per fare i tortelli invece è molto buona anche con la burrata hai fatto bene a farcelo vedere

    16 Gennaio 2009 at 13:40
  • beh se non li avessi provati, non avresti saputo che c’era qualcosa da rivedere…
    invece di abbandonare la ricetta (che comunque sembra interessante), prova a pensare a come la correggeresti tu.
    Mi pare che hai fatto un elenco dei difetti: risolvili e avrai la tua ricetta che batte quella del pinchiorri 😉
    Cinzia

    17 Gennaio 2009 at 1:03
  • Hai bisogno dell’assaggiatrice ufficiale ???? Non mi tiro indietro lo sai ………

    17 Gennaio 2009 at 13:52

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