Macarons bicolore - La Fucina Culinaria
283
post-template-default,single,single-post,postid-283,single-format-standard,edgt-cpt-1.0.2,ajax_fade,page_not_loaded,,homa-ver-1.9,vertical_menu_enabled, vertical_menu_left, vertical_menu_width_290, vertical_menu_with_scroll,smooth_scroll,side_menu_slide_from_right,blog_installed,wpb-js-composer js-comp-ver-4.11.2.1,vc_responsive

Macarons bicolore

Siccome sono appena tornata da una vacanza in Francia e domani ci torno per lavoro,il post di oggi non può che respirare aria francese.
I macarons bicolori o variegati li ho visti realizzare da Paco Torreblanca in un video trovato girovagando per la rete:STRATOSFERICI!!
Paradossalmente i dolci che più mi colpiscono,non li faccio subito,ma li metto da parte in attesa che arrivi il momento in cui io possa dedicarmi completamente a loro e godermi appieno la loro preparazione.
Per questi macarons,il momento “giusto” è stata un’afosissima sera di luglio.
Sono abbastanza facili da preparare,basta avere un pò di dimestichezza con la sacca a poche o meglio con le sacche à poche,infatti se ne usano tre!
Io ho seguito come sempre la ricetta di Felder,realizzando un impasto base (non colorato) ed uno rosa e mettendoli ognuno dentro ad una sacca à poche.
Ho poi preso due le sacche,le ho messe dentro ad una terza ed ho proceduto spremendo i bottoncini di impasto sulla teglia.
Gli impasti di base mi erano venuti leggermente sodi e quindi ho ottenuto dei macarons metà bianchi e metà rosa,con un impasto più morbido dovrebbe ottenere una variegatura più marcata.

Macarons bicolore

Impasto base per macarons (ricetta di Felder)
Mousse di mascarpone
lamponi

Con dell’impasto rimasto ho preparato anche questo piccolo scrigno:

13 Comments
  • Bellissimi Rita, davvero! a furia di vederli sul tuo blog mi è venuta una gran voglia di farli! spero di riuscirci presto! Buon Lavoro

    8 Settembre 2009 at 21:20
  • Questi macarons bicolore devono essere proprio buoni.

    9 Settembre 2009 at 2:57
  • Virò
    Rispondi

    Sono andata a rileggermi il post che hai linkato ed avrei una curiosità: cosa significa che in cottura hai utilizzato tre teglie una dentro l’altra?

    9 Settembre 2009 at 7:45
  • Bentornata!
    Bellissima idea sulla variegatura, davvero originale!

    9 Settembre 2009 at 6:13
  • sono splendidi!

    9 Settembre 2009 at 6:53
  • molto interessante questa ricetta; se avete altri idee, consigli, innovazioni….date una occhiata al mio nuovo sito gustorante e lasciateci sapere delle vostre creazioni!!!

    9 Settembre 2009 at 8:01
  • che meraviglia!

    9 Settembre 2009 at 11:11
  • Eccomi!!! Che dire? Fare i macarons è una cosa non semplice. La classica ricetta in cui occorre essere precisissimi, pazienti, umili, entusiasti. Ma la soddisfazione è grande quando ci si riesce. Fare poi questi variegati….è il non plus ultra! Quanta tecnica, quanta precisione!Ricetta e preparazione da rifare, anche con altre idee, perchè questo modo di farli apre la strada a tante svariate alternative.
    Bravissima Rita, assolutamente brava!!

    11 Settembre 2009 at 5:59
  • Ho una grandissima ammirazione per quelli che riescono a farsi i macarons! Non mi fanno impazzire, ma sono di una tale bellezza… e questi tuoi variegati sono stupendi. Complimenti anche per il blog, che voglio esplorare con calma perchè mi pare di altissimo livello.. Dunque brava, anzi bravissima. Tornerò a trovarti

    11 Settembre 2009 at 12:52
  • Anonymous
    Rispondi

    buoni i macaron ! a Parigi i migliori sono quelli di Herme’ al caramello con burro salato o de La Dureè. i Tuoi sono spettacolari,complimenti!!

    13 Settembre 2009 at 8:01
  • Angela
    Rispondi

    Sono fantastici, e viene voglia di provare a farli.
    Bravissima.

    13 Settembre 2009 at 17:11
  • grazie a tutti per i complimenti!
    Virò: le tre teglie,vuol dire semplicemente che la teglia dentro cui hai fatto i macarons la devi mettere dentro ad un’altra teglia e che a sua volta sta dentro ad un’altra.In questo modo il calore del forno arriva sul maacaron più diretto dall’alto e “più rallentato” dal basso (perchè deve passare lo spessore di 3 teglie)e cioò-si dice-faccia formare la collarette o in italiano il bordino tipico del macaron.
    Spero di essere stata abbastanza chiara!

    Pinella: io ho aperto la strada,adesso voglio vedere che idee pazzesche mi tiri fuori!

    Sabrine: benvenuta nel mio blog e grazie per le belle parole che mi hai scritto!

    Angela: li devi provare,li ho pubblicati apposta,perchè vengano fatti anche in altre case!!

    13 Settembre 2009 at 21:28
  • ma che belli bicolor, sono una botta di allegria (e sulla bontà nemmeno mi pronuncio tanto è scontato il risultato finale…)!

    16 Settembre 2009 at 6:10

Post a Comment