I naan all'erba cipollina di Ottolenghi o forse piadine o più semplicemente un pane cotto in padella. - La Fucina Culinaria
43
post-template-default,single,single-post,postid-43,single-format-standard,edgt-cpt-1.0.2,ajax_fade,page_not_loaded,,homa-ver-1.9,vertical_menu_enabled, vertical_menu_left, vertical_menu_width_290, vertical_menu_with_scroll,smooth_scroll,side_menu_slide_from_right,blog_installed,wpb-js-composer js-comp-ver-4.11.2.1,vc_responsive

I naan all’erba cipollina di Ottolenghi o forse piadine o più semplicemente un pane cotto in padella.

Se dovessi scegliere un libro da cui ogni giorno prendere e rifare una ricetta, come nel film Julia&Julia,
a sorpresa non sceglierei un libro di dolci,ma uno dei libri di Yotam Ottolenghi.
Difficile scegliere tra Cookbook,Plenty e Jerusalem,quindi  penso che in ordine cronologico mi cimenterei nella preparazione delle ricette di tutti e tre!
Sceglierei Ottolenghi perchè vorrei approfondire questa cucina che fa largo uso di spezie,vorrei provare profumi e sapori nuovi,vorrei uscire dalla monotonia della mia cucina,che in questi mesi di dieta ha tolto tanto compresi odori e sapori e forse perchè sta arrivando la primavera ho voglia di novità anche olfattive!
Ormai due anni fa mi ero cimentata nella cottura delle  melanzane di Ottolenghi ,questa volta la scelta è caduta sulla preparazione  di un pane cotto nella padella,quasi un naan o meglio una simil piadina,poichè nella ricetta originale Ottolenghi aromatizzava il pane con del coriandolo,io non avendolo,ho messo dell’erba cipollina.
L’impasto è di facile esecuzione,la cottura invece richiede una buona padella che non faccia attaccare il pane,ma soprattutto distribuisca e ceda uniformemente e in modo non troppo aggressivo il calore.
Assimilando questo pane ad una piadina avevo iniziato a cuocere i pezzi di impasto usando la piastra in alluminio delle piadine,ma non venivano,il pane si bruciava sulla sua superficie e non si gonfiava.
Allora ho preso fuori il tegame della serie Hexagon di Staub e sono venuti dei naan perfetti gonfi e soffici.

 Il fondo ad esagoni di questo tegame ha le caratteristiche che citavo sopra,distribuisce il calore in modo omogeneo  ed in modo costante e mai eccessivo,inoltre la superficie antiaderente ha consentito a differenza di quanto riportava la ricetta di non ungere il fondo del tegame,ottenendo un pane più leggero e non unto.

www.staub.fr 
Tra l’altro,come potete vedere dalla foto seguente gli esagoni hanno anche lasciato una piacevole decorazione sul simil naan!!

Naan/piadine/pane in padella all’erba cipollina
Ingredienti:
140 g di farina
1 cucchiainoe mezzo di lievito chimico
1/2 cucchiaino di sale
140 g di yogurt greco
3 cucchiai di erba cipollina tritata (coriandolo nella versione originale)
4 cucchiai di burro chiarificato (se usate una padella non antiaderente)

Procedimento:
Impastare tutti gli ingredienti tranne il burro per un minuto per avere un impasto liscio. Avvolgerlo nella pellicola e mettere in frigo per un’ora.
Dividere l’impasto in 6 palline. Stendere con il mattarello in dischi di qualche mmdi spessore. Riscaldare la padella,se necessario ungerla con il burro chiarificato e cuocere ogni disco almeno 2 minuti per lato fino a doratura.Durante la cottura il pane deve gonfiare vistosamente.

5 Comments
  • bellissmi Rita!
    Incuriosisce anche me questo pane.
    Quanto a Ottolenghi, mi piace molto! Ho Plenty e CookBook, in ingkese…faccio un po’ fatica, macon l’arrivo della primavera/estate e con la mia nuova iniziativa in Gastronomia delle cene vegetariane mi saranno molto utili!

    3 Aprile 2014 at 20:43
  • invogliano un sacco, Rita! E’ da quando ho fatto la crema di melanzane di Ottolenghi, quella con i chicchi di melagrana, che penso di abbinarla a questo pane, devo proprio provarlo.

    3 Aprile 2014 at 20:57
  • ..pure Ottolenghi, ci unisce 🙂
    (e io son sempre qui che prego di avere anche qualche altro punto in comune, magari nella manualità, nel gusto, nella tecnica… per dire- e l’ho detto :-)…

    4 Aprile 2014 at 9:31
  • Mi incuriosisce molto questo pane Rita! E’ davvero splendido. Da provare!

    4 Aprile 2014 at 11:32

Post a Comment